Processo a mezzo stampa al Caab – Il punto della situazione

Nella giornata del 6 novembre si svolgeranno gli interrogatori di garanzia degli indagati del Caab. Per quel giorno è stato indetto un presidio davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Ecco un breve riassunto degli eventi degli ultimi giorni.

– 30 ottobre – in mattinata le Forze dell’Ordine mettono in campo una serie di perquisizioni (piuttosto muscolari) ai danni dei militanti del Comitato Autonomo Abitanti Barona. Sono 5 gli indagati con ipotesi di reato molto gravi come l’associazione a delinquere e l’estorsione per i quali la Procura ha deciso il divieto di dimora a Milano (anche se residenti) con obbligo di firma quotidiana. Il tutto con gravi conseguenze anche sul piano lavorativo per gli indagati.

– 31 ottobre – si scatena la macchina del fango mediatica in cui si distingue per spregiudicatezza il Corriere della Sera. Gli indagati, a leggere i giornali, sono già colpevoli ancor prima degli interrogatori di garanzia. I toni del discorso sono durissimi e senza possibilità di replica. Citando un celebre film di Bellocchio con Volonté: “Sbatti il mostro in prima pagina”. Tutti i giornali omettono il fatto abbastanza rilevante dal punto di vista giuridico che mentre l’accusa aveva chiesto gli arresti, il gip non li ha concessi. Inizia una prima risposta del Caab con un presidio che, dai pressi della Questura si sposta sotto il Corriere della Sera. Lo striscione esposto recita: “Corriere della Sera, vergogna del giornalismo. Pagati per diffamare”.

-1 novembre – la Barona si riempie di manifesti che spiegano le ragioni del Caab, ragioni che sono state silenziate del frastuono mediatico forcaiolo.

-2 novembre – circola un primo video in cui uno degli indagati racconta dettagliatamente come si è svolta la vicenda che ha dato vita all’indagine della Procura contro i militanti per il diritto alla casa della Barona.

PROCESSO A MEZZO STAMPA – IL CAAB PARONA DICE LA SUA

PROCESSO A MEZZO STAMPA – IL CAAB BARONA DICE LA SUAIl 30 ottobre parte un'operazione repressiva nei confronti del Comitato Autonomo Abitanti Barona con perquisizioni e 5 misure cautelari che prevedono il diviedo di dimora a Milano (anche per chi vi risiede) e l'obbligo di firma giornaliero. Il tutto con pesanti conseguenze sulle posizioni lavorative delle ragazze e dei ragazzi coivolti.Il giorno dopo si scatena un vero e proprio processo a mezzo stampa, in cui si distingue per ferocia e squallore il Corriede della Sera, con roboanti articoli (tutti all'indicativo senza neanche uno straccio di condizionale) che danno già per certa la colpevolezza degli indagati accusati di reati gravi come l'estorsione e violenze contro una donna incinta.In questo video uno degli indagati mette un po' di puntini sulle i raccontando una versione MOLTO diversa da quella costruita da Questura, Procura e velinari assortiti.

Gepostet von Milano InMovimento am Sonntag, 3. November 2019

-3 novembre – viene riprodotta una prima pagina fake del Corriere della Sera in cui si riporta un fantomatico articolo in cui i toni durissimi utilizzati contro il Caab vengono utilizzati contro Aler per il dissesto e finanziario di gestione del patrimonio immobiliare pubblico.

-4 novembre – la campagna di solidarietà si irrobustisce con un presidio sotto la RAI e con la comparsa di una serie di fotografie dove le persone dalla provenienza più svariata tengono in mano il cartello: “Ci volevate divisi, ci avete moltiplicati”.

* in copertina lo striscione esposto durante il presidio al Corriere di settimana scorsa

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *