Nuovo Cinema Palazzo resiste. Corteo e cariche a San Lorenzo

La città di Roma risponde alla repressione. Oltre 3.000 persone si sono riversate in corteo questo pomeriggio in solidarietà con il Nuovo Cinema Palazzo. Lo stabile del quartiere capitolino di San Lorenzo, occupato nel 2011 per scongiurare l’apertura di un casinò e trasformato in un centro di cultura e socialità fra i più attivi, è stato infatti sgomberato in mattinata. A “esultare” per le operazioni, almeno in un primo momento, la sindaca Raggi: «A Roma le occupazioni abusive non sono tollerate. Torna la legalità», ha scritto dal suo profilo Twitter.

Ma un’ampia fetta di cittadinanza si è schierata a favore dello spazio autogestito. Non solo sui social, ma anche e soprattutto per le piazze e le strade. Abitanti dell’area, studenti, membri del comitato di quartiere Libera Repubblica di San Lorenzo, attivisti e attiviste sono accorsi in presidio verso le 7, appena ricevuta notizia dello sgombero. Dopo la conferenza stampa indetta verso mezzogiorno, si è poi deciso di convocare un corteo per le 17 che partisse proprio da via degli Ausoni di fronte al Nuovo Cinema Palazzo.

Qui migliaia di partecipanti hanno dunque attraversato le strade e i vicoli digradanti dell’area universitaria al grido di «riprendiamoci il Nuovo Cinema Palazzo».

Il corteo, rumoroso, concitato e compatto è proseguito su via Tiburtina fino ad arrivare di fronte alla vecchia sede di Communia, un’altra importante esperienza di autogestione del quartiere che ha subito uno sgombero e il cui spazio giace ancora inutilizzato. I e le manifestanti mettono in scena una ri-occupazione simbolica, per riappropriarsi almeno metaforicamente di un’altra area della città non più fruibile.

Oltre a esprimere sostegno al Nuovo Cinema Palazzo, infatti, il corteo di questo pomeriggio ha provato a porre in modo deciso la questione dei luoghi vuoti e sottratti alla collettività. Roma sconta lo strapotere della proprietà privata, che riesce spesso ad avere maggior voce in capitolo delle istituzioni per quanto riguarda gestione degli spazi e delle aree condivise. In un contesto del genere, è chiaro allora come si risultato ancor più inaudito a tanti il plauso della sindaca Raggi, che ha infatti provato e rettificare le dichiarazione nel corso della giornata: è di un paio di ore fa la notizia della volontà da parte del Comune di aprire un tavolo di trattative.

Intanto, però, i e le manifestanti non ci stanno. Il corteo verso le 19.30 è infatti risalito per via dei Volsci verso Piazza dei Sanniti, ancora presidiata dalle forze di Polizia.

La richiesta era quella di lasciare libero il passaggio in piazza per poter svolgere un’assemblea collettiva. Cori, battiti di mani e slogan urlati durante le contrattazioni, ma gli agenti in tenuta antisommossa hanno caricato la folla con violenza per tre volte. Qualche ferito lieve e almeno tre fermi: il corteo regge, si ricompatta e si avvia verso Piazza dell’Immacolata.

da DinamoPress

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