[DallaRete] Milano dice no al fascismo (assemblea pubblica mercoledì 25 Marzo)

10694350_729906640437420_2133265947120305848_oDopo il corteo dell’anno scorso che ha visto migliaia di persone scendere in strada per contrastare la parata nazista del 29 Aprile, si è avviato un percorso collettivo che vuole portare ad una grande mobilitazione nei giorni del 70° anniversario della Liberazione. Qui sotto l’appello:

—-

MILANO DICE NO AL FASCISMO

ASSEMBLEA ANTIFASCISTA PER IMPEDIRE LA SQUALLIDA PARATA DEL 29 APRILE.

CIRCOLO ARCI BELLEZZA
MERCOLEDI’ 25 MARZO – ORE 21,00
VIA BELLEZZA, 16 – MILANO

NELLA PRIMA ASSEMBLEA SI E’ DELINEATO UN PERCORSO CHE SINTETIZIAMO IN QUESTO APPELLO.
CHIEDIAMO A TUTTI DI CONDIVIDERLO E DI ADERIRE:

APPELLO

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un crescente incremento delle iniziative e della propaganda razzista, sessista, omofoba e xenofoba da parte di numerose sigle e organizzazioni neo fasciste, in particolare Milano è diventato un pericoloso crocevia dell’estrema destra europea.

Forti di nuove alleanze, tattiche o strategiche come ad esempio il nuovo soggetto nero-verde di Salvini, questi gruppi possono operare più o meno indisturbati; così abbiamo visto fiorire banchetti nei mercati e nei quartieri popolari, spazi mediatici televisivi, iniziative all’interno di scuole e università, momenti di piazza nei quali ce la si può prendere con il più debole di turno.

Grazie a queste coperture e alleanze il neo fascismo nostrano ha alzato il tiro, con aggressioni nei confronti di migranti, rifugiati, studenti, militanti o simpatizzanti antifascisti, delle quali una delle ultime ha mandato in coma Emilio, compagno del CSA DORDONI, che solo pochi giorni fa è riuscito a tornare a casa dalla sua famiglia dopo aver lottato per settimane contro il coma e la morte.

Solo le mobilitazioni che abbiamo saputo costruire complessivamente e collettivamente, a partire dai quartieri, dalle scuole e dalle università dove il lavoro politico e sociale è quotidiano, sono riuscite a porre un freno a questo proliferare e a dare delle risposte concrete a chi vorrebbe sfruttare un grave momento di crisi economica per sdoganare la propria impresentabile e nostalgica ideologia, alimentando una guerra tra poveri che ha come unico obiettivo quello di farci scannare tra di noi mentre i potenti e i governanti continuano indisturbati ad arricchirsi.

Utili e pericolosi idioti quindi, da un lato al servizio del potere in un momento e un contesto tanto delicati, dall’altro veri e propri portatori di odio, razzismo e prevaricazione dei più deboli, tanto nelle sale delle loro conferenze, quanto nelle strade delle nostre città, esattamente come quelle ideologie a cui direttamente si ispirano.

Poco o nulla è stato messo in campo a livello istituzionale per fermarli e contrastarli, e d’altra parte non molto ci aspettavamo.

Anche all’interno di alcuni Partiti e Associazioni che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, il silenzio diventa assordante, spesso si cede a un formalismo “democratico” figlio del pensiero che tutti hanno diritto a manifestare.

Ma a chi sostiene l’ideologia della sopraffazione, della violenza e della supremazia razziale non deve essere garantito alcun diritto di parola.
Affermare questo concetto è anche un contributo a tenere vivo tutto l’anno l’impegno che ognuno di noi prende nella Giornata della Memoria appena celebrata.

In questo contesto siamo riusciti insieme a costruire momenti importanti, a partire dallo scorso 29 Aprile, data nella quale dopo molti anni siamo riusciti a costruire una mobilitazione antifascista contro la parata nazi fascista che da troppi anni Milano è costretta a tollerare, proseguendo il 18 Ottobre, dove un corteo ha saputo portare in piazza migliaia di persone, giovani e meno giovani, realmente meticci, antifascisti e antirazzisti, il vero cuore pulsante e sangue di questa città; e poco conta se non eravamo più del corteo dei fascisti (organizzato a livello nazionale con i pullman pagati dal partito, mentre noi ci siamo mobilitati a livello locale e costruendolo dal basso) di Salvini e Casa Pound, quello che conta è che siamo riusciti a mostrare che c’è un pezzo di città, ampio, condiviso e diffuso, superiore a quei numeri portati in piazza, che non è disposto ad accettare sfilate fasciste e che non ha nessuna intenzione di stare dietro a tentennamenti e immobilismo di questure, governanti e sindaco.

In questa ottica leggiamo positivamente tutte le iniziative che si sono svolte proprio a partire dal 18 Ottobre in giro per l’Italia, quelle mobilitazioni che da Palermo a Roma il 28 Febbraio scorso con la giornata ‪#‎maiconsalvini‬, hanno puntualmente e sistematicamente prodotto una risposta ampia e determinata all’agibilità di questi nuovi fasci nero-verdi.

Lo abbiamo fatto dimostrando di avere quell’intelligenza collettiva che ci ha portato di volta in volta a scegliere con serenità che tipo di iniziativa fosse giusto costruire e che livello di conflittualità tenere, sempre in base all’efficacia, al risultato e al dato reale da ottenere, mai sulla base di vezzi presuntamente democratici o di pura estetica del conflitto che fossero.

Il prossimo 29 Aprile, con la solita scusa del ricordo dei caduti, i neo fascisti e neo nazisti milanesi insieme ai loro simili europei vorrebbero, a 4 giorni di distanza dall’anniversario della Liberazione, sfilare in quella che si è ormai dimostrato essere una vera e propria parata nazista per le vie della nostra città. Quest’anno lo faranno anche con lo scopo di utilizzare l’inaugurazione di Expo e la grande attenzione mediatica concentrata su Milano, per realizzare un grande spot per la loro triste ideologia.

Facciamo appello a tutti i nostri compagni di strada in questo anno, a tutti coloro che hanno contribuito a costruire le iniziative che ci hanno visto camminare insieme in tante e tanti, affinché la Milano antifascista e antirazzista sia all’altezza della sfida, riesca a costruire una partecipazione grande e determinata nella giornata del 29 Aprile che riesca a impedire che la nostra città sia offesa e violentata in questa maniera ancora una volta.

Milano è città medaglia d’oro alla resistenza e la memoria dell’insurrezione del 25 Aprile non è materia da mettere in naftalina: associazioni antirazziste, circoli Anpi, organizzazioni politiche e sociali, comunità migranti, centri sociali, comitati di base, tutti i giorni si battono affinché la società non sia distrutta da una guerra tra poveri che favorisce soltanto i peggiori poteri forti attraverso l’odio alimentato dell’estrema destra.

Facciamo vedere a questi nostalgici, ai loro padri, padroni e padrini politici, alle istituzioni cittadine che Milano ama la libertà e ripudia il fascismo, oggi come settanta anni fa!

Milano antifascista, antirazzista e meticcia
Milano: nazisti e razzisti, no grazie!

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=812996272128456&id=629097597184992

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *