Decreto Sicurezza 2018 ovvero: la galleria degli orrori
Mentre nel governo salgono le tensioni sulle coperture finanziarie che non ci sono per rispettare tutte le promesse elettorali ovvero modifica della legge Fornero, flat tax e reddito di cittadinanza e mentre il Ministro Tria rassicura Bruxelles, Berlino e la finanza internazionale che l’Italia rispetterà i parametri il Primo Ministro…ops…Il Ministro dell’Interno Salvini ci propone l’ennesimo colpo propagandistico con l’approvazione dell’ennesimo Decreto Sicurezza della storia di questo paese dichiarando guerra aperta a migranti, poveri e occupanti (i nemici di sempre della destra italiota insomma).
Le misure repressive sono state votate all’unanimità dal Consiglio dei Ministri dimostrando la totale subalternità dei 5 Stelle all’ideologia salviniana. Un partito che a Marzo aveva il doppio dei voti della Lega e si è ridotto a fare da stampella all’ingombrante forza politica capeggiata dal Ministro dell’Interno.
Dal PD si sono levati i soliti balbettii e distinguo, ma i nostri sanno bene che la strada intrapresa da Salvini è stata brillantemente inaugurata dal suo predecessore Minniti…ma guai a ricordarglielo! (qui approfondimenti sul Decreto Minniti – 1 / 2 /3)
Ma vediamo quali sono i punti principali del decreto.
MIGRANTI
-Viene abolita la protezione umanitaria che con l’asilo politico e la protezione sussidiaria era una delle tre forme di protezione che si potevano garantire agli stranieri.
–Revoca della cittadinanza per le persone “pericolose per lo Stato”. La Costituzione però prevede la cittadinanza come diritto inviolabile. Il rischio di anticostituzionalità è alto, ma c’è da dire che spesso e volentieri i giuristi si piegano al potentato politico di turno.
–Revoca dello status di richiedente asilo per una serie di reati. Il Decreto prevede che la revoca possa scattare dopo una condanna di primo grado violando il principio costituzionale della presunzione di innocenza fino al giudizio di Cassazione.
–Estensione dei tempi di trattenimento nei CPR (gli ex-CIE) e negli hotspot alle frontiere.
-Aumento dei tempi e delle limitazioni per ottenere la cittadinanza italiana.
OCCUPAZIONI
Molto interessante il capitolo riguardante le occupazioni, nemico storico di ogni formazione di destra di questo paese. Dopo la circolare di inizio Settembre arriva un ulteriore, pesante, giro di vite.
Viene prevista la reclusione fino a 4 anni per chi promuove o organizza “invasioni di terreni ed edifici” con l’aumento della relativa multa che arriva a 2.064 euro. L’ennesima misura paradossale per contrastare i movimenti sociali se si pensa che reati ben più gravi contro la persona (e non solo) prevedono pene inferiori. Ma del resto siamo nel paese che prevede ancora il reato di devastazione e saccheggio (dagli 8 ai 15 anni di carcere) e quindi non ci stupiamo più di tanto.
La magistratura potrà disporre intercettazioni telefoniche in indagini sul reato di occupazione neanche si trattasse di mafia e la gestione degli sgomberi viene posta in mano ai Prefetti che devono riferire direttamente al Ministero dell’Interno esautorando, di fatto, gli enti locali. All’interno del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza, che sembra diventare un organismo meramente consultivo, viene anche introdotta la figura di un magistrato designato dalla Procura a seguire i procedimenti penali per occupazione.
Altre primizie riguardano i maggiori poteri delle polizie locali, la diffusione in massa del taser, l’aumento dei casi in cui si può applicare il Daspo urbano voluto da Minniti e l’aumento delle pene per i blocchi stradali e ferroviari (arma di lotta secolare dei movimenti).
Insomma.
Un perfetto manifesto ideologico che fa della prepotenza contro chi è più debole e chi dissente un dogma.
Nella lotta ai “grandi poteri” invece…ancora non si è visto nulla.
Aspettiamo a vedere quali anticorpi sapranno prodursi (almeno in una parte di questo Paese) a questa continua deriva verso l’autoritarismo.
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