Gaza, 10 giorno dopo

Resoconto di Meri Calvelli del Centro Vik Italia-Palestina rilanciata dal Gaza Freestyle.

“227 vittime di cui 65 bambini e 39 donne 17 anziani; quasi 2.000 i feriti. 45.000 sfollati…
Per tutta la giornata di ieri sono continuati i bombardamenti, anche se attenuati e sporadici; l’ultimo divertimento è stato scatenare la guerra psicologica del terrore, come se non bastasse già quello concreto. Chiamate continue ai cittadini, da parte dell’esercito, avvisando di dover lasciare le case per via di un imminente bombardamento. E’ stato così per decine e decine di famiglie in diverse aree della Striscia, anche se poi i bombardamenti nei luoghi evacuati non sono avvenuti…macabra pressione sulla popolazione, di certo stremata da 10 giorni di terrore.

Intanto da diverse comunicazioni, Israele si prepara al cessate il fuoco e oggi, giovedì, sarà una prova sul campo per arrivare ad una tregua per venerdì, i termini non si conoscono. La mediazione questa volta tocca a Qatar e Egitto.
Intanto continua la pressione per l’apertura di un corridoio umanitario per la popolazione, soprattutto quella sfollata, che si trova attualmente in situazioni disagiate e completamente abbandonati nelle scuole delle Nazioni Unite e in alcuni ripari di fortuna. Il tentativo del convoglio di aiuti umanitari, di entrare e rifornire la Striscia è vanificato quasi subito sotto il fuoco incrociato; solo un camion dell’Unrwa è riuscito a varcare la soglia. Nessun operatore umanitario è riuscito ad entrare.
Anche ai giornalisti e corrispondenti della stampa internazionale, continua ad esser impedito di entrare nella Striscia di Gaza per il decimo giorno dall’inizio dell’aggressione, vietando di fatto una copertura mediatica su ciò che sta succedendo dentro, soprattutto le uccisioni indiscriminate e random sulla popolazione civile che risulterebbero come vere e proprie prove di crime act verso i civili inermi”.

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