La Milano che scalda il cuore. 100.000 in piazza per il 25 Aprile

“Alla fine il 25 Aprile è questo, la festa del popolo antifascista”.

Ci piace aprire con una frase sentita oggi pomeriggio mentre il corteo andava formandosi tra Porta Venezia e Palestro queste poche righe dedicate alla manifestazione di oggi a Milano.

Il 25 Aprile, si sa, per la nostra metropoli è un momento estremamente importante, e spesso prima di oggi le contingenze dell’attualità hanno attraversato e inciso su questa giornata.

Siamo alla prima Festa della Liberazione della storia con un governo di destra guidato da una donna che proviene dalla tradizione politica del Movimento Sociale Italiano, vale a dire gli eredi diretti, al di là di tutti gli infingimenti e cortine fumogene possibili, della storia politica del Ventennio fascista. E Milano ha risposto. Non è un caso, a nostro parere, che la piazza si sia riempita come non succedeva da molti molti anni. Le foto parlano chiaro. La Questura e i media questa volta non possono minimizzare. Certo, non siamo ai livelli del mitico 25 Aprile 1994, quello fradicio sfilato un mese dopo la prima vittoria elettorale di Silvio Berlusconi. Certo, non è sufficiente. Ma è pur sempre un segnale molto forte. Un segnale chiaro non solo alla destra, ma ai tanti che pontificano: “Ancora a parlare dei partigiani e dei fascisti?”. Sì, ancora a parlarne. Perché lo scontro di valori e idee non è certo finito nel 1945, ma continua, modificandosi, a rimanere attuale nei decenni.

La ricorrenza era iniziata già ieri in diversi quartieri con la posa delle prime corone ai caduti della Resistenza e dell’insurrezione dell’Aprile ’45. Stamattina diverse centinaia di milanesi praticamente in ogni quartiere della metropoli hanno messo in scena un vero e proprio “partigiani in ogni strada”, muovendosi per tanti “giri delle lapidi”: dal Vigentino a Stadera, da Affori-Dergano a Isola, da piazzale Loreto a Città Studi.

Poi, ci si è spostati, lentamente ma non troppo, verso il luogo di partenza tradizionale di ogni 25 Aprile. Qualcuno temeva che il lungo ponte potesse avere un effetto negativo sulla partecipazione popolare. Sbagliava! Altri temevano la pioggia che si è fatta vedere per una mezz’oretta, ma che non ha mandato a casa nessuno.

Che il corteo fosse veramente notevole lo si è capito dalla lentezza estenuante con cui la parte finale ha iniziato a strutturarsi, muoversi e prendere velocità. Più di un’ora e mezza praticamente fermi. Tanta, veramente tanta la partecipazione giovanile, di buon auspicio per i duri anni che ci aspettano.

Mentre la testa era entrata in piazza Duomo già da tempo, la coda non vi aveva ancora fatto il suo ingresso alle 18.

La giornata non è però finita e continua questa sera al Parco Chiesa Rossa di Stadera con Partigiani in Ogni Quartiere, che torna alle origini in periferia.

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Una risposta a “La Milano che scalda il cuore. 100.000 in piazza per il 25 Aprile”

  1. Annarita Torsello ha detto:

    ANTIFASCISTI SEMPRE

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