Remigration Summit: lacrimogeni e idranti contro gli antifascisti

Più di 400 membri della destra radicale si sono riuniti oggi per il Remigration Summit, una conferenza con l’obiettivo di pianificare la deportazione di tutti i cittadini razzializzati, seguendo un programma articolato in tre fasi:

Fase 1: Espulsione dei cittadini irregolari.
Fase 2: Espulsione dei cittadini con permesso di soggiorno e varie forme di protezione internazionale.
Fase 3: Eradicazione completa di tutte le persone razzializzate presenti sul suolo europeo, a prescindere dallo status di cittadinanza.

La conferenza non mira tanto a creare un cartello elettorale, quanto a costruire una legacy da utilizzare per fare lobbying nei partiti della destra europea, come AfD in Germania, Vox in Spagna o la Lega in Italia.

Per opporsi al summit, si sono svolte diverse mobilitazioni a Milano, tra cui un corteo di circa 2.000 antifascisti che ha avuto come obiettivo quello di muoversi verso la stazione in direzione Gallarate per bloccare il “summit della vergogna”.

Le Forze dell’Ordine, dopo aver autorizzato il summit razzista con un vertice, hanno blindato il centro di Milano e piazzale Cadorna per impedire agli antifascisti di mobilitarsi.

Di fronte a un summit di tale gravità, il corteo non ha accettato divieti, muovendosi verso la stazione e scontrandosi con le Forze dell’Ordine, che hanno caricato i manifestanti, sparato lacrimogeni ad altezza uomo e utilizzato gli idranti.

A Milano non c’è spazio per eventi del genere, ai nostri porti ci troverete ogni volta che sarà necessario.

No pasaran!

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