Campagna europea per l’identificazione delle forze di polizia
Al Consiglio dei Ministri della Giustizia dell’Unione Europea
L’AED-EDL (Avvocati Europei Democratici)
Considerato che non esiste una legislazione europea in materia di identificazione delle forze di polizia.
Considerata la situazione creata dall’aumento delle proteste sociali e politiche che portano le autorità degli stati membri a far ricorso a una repressione di queste manifestazioni di malcontento sociale – di carattere spesso violento al di là di ciò che è permesso dalla legge – nel tentativo di ottenere l’impunità per le azioni degli agenti di polizia attraverso l’impossibilità di identificazione visibile sulle uniformi.
Considerata la necessità di lottare contro la criminalità da parte delle forze di polizia e dei loro responsabili amministrativi e politici.
Considerato che non esiste nella maggior parte delle legislazioni interne alcuna sanzione nei confronti dei responsabili della mancanza di identificazione sulle uniformi della polizia quando la legge impone l’identificazione.
Considerato che l’obbligo di identificazione mira a evitare l’impunità delle azioni di polizia contrarie al libero esercizione dei diritti fondamentali dei cittadini dell’Unione – contenuti nella Carta, nei Trattati e nelle convenzioni – di riunione, di manifestazione, di libera circolazione in totale sicurezza, senza attacchi a tali diritti.
Considerato che l’assenza o l’insufficienza di definizione dei fatti tipici e dei loro limiti sono una minaccia al principio di legalità in materia penale che esige che ogni infrazione sia definita con una precisione sufficiente cosicchè ciascuno possa sapere, al momento in cui egli adotta o accerta un comportamento, se esso è punibile o no.
Vista la necessità di ottenere la più grande sicurezza pubblica per l’esercizio dei diritti fondamentali.
Viste le differenti legislazioni degli stati membri dell’Unione.
Visto che diversi stati membri non seguono gli obblighi imposti dalle proprie leggi interne che rendono obbligatoria una identificazione visibile su tutte le uniformi di polizia.
Visto che alcuni stati annunciano l’adozione di misure in questa materia che non portano a nessun risultato.
Vista la Risoluzione del Parlamento Europeo del 12 Dicembre 2012 sulla situazione dei diritti fondamentali nell’Unione Europea (2010 – 2011) e specificamente la raccomandazione generale n. 192 «è preoccupante che i servizi di polizia nell’Unione utilizzino una forza sproporzionata in occasioni di avvenimenti o di manifestazioni pubbliche; esorta gli Stati membri a fare in modo che il controllo democratico e giudizario dei servizi incaricati di far applicare la legge e del loro personale sia rinforzato, che l’obbligo di rendere conto sia assicurato e che l’impunità non abbia alcuno spazio in Europa, particolarmente in occasione di un uso sproporzionato della forza o di atti di tortura o di trattamenti inumani o degradanti; invita gli Stati membri ad assicurarsi che i propri agenti di polizia portino un numero di identificazione;»
Per questo i firmatari chiedono al Consiglio dei Ministri della Giustizia dell’Unione Europea di mettere in atto i passi necessari perchè sia adottata una direttiva o una decisione quadro in questa materia, al fine di dare una risposta al problema dell’identificazione visibile degli agenti di polizia, con lo scopo di evitare le minacce ai diritti fondamentali, di salvaguardare i diritti della difesa, l’indipendenza del potere giudiziario e il suo ruolo di controllo e al fine di bandire dal quotidiano l’impunità delle azioni delittuose di dette forze di polizia e dei loro responsabili amministrativi e politici secondo i seguenti criteri:
I.-Obbligo generale di una identificazione sulle uniformi di tutte le forze di polizia;
II.-Visibilità semplice e chiara dell’identificazione, con indicazione di dimensioni e forma;
III.-Obbligo di tutti gli agenti di polizia di identificarsi a richiesta di un cittadino;
IV:-Sistema chiaro di sanzioni nei confronti di coloro che violano la legge.
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