[DallaRete] Precarietà: la Lombardia è la regione più “voucherizzata” d’Italia. Grazie a Expo?
Lavoro, voucher e precarietà: la Lombardia è la regione più “voucherizzata” d’Italia, con Milano al primo posto nazionale e Brescia al quarto.
In totale nel 2016 sono stati staccati in Italia 145 milioni di voucher, pari a un aumento del 26,3% sul 2015. E’ la stima della Uil nel terzo “Rapporto sui voucher” (clicca qui per il testo completo e i dati città per città) sull’uso dello strumento per retribuire il lavoro occasionale, sempre più in realtà maschera padronale per il precariato strutturale.
Il 64% dei voucher è venduto al Nord (93 milioni), il 36% è suddiviso tra il Centro (26 milioni) ed il Sud (25 milioni di voucher). Le prime 5 Regioni sono Lombardia (27 milioni), Veneto (18), Emilia Romagna (18), Piemonte (12) e Toscana (11). Nell’incremento dell’ uso, in testa ci sono Campania (+44%), Sicilia (+39%) e Toscana (+32%).
Fra le singole città: in testa Milano con quasi 10 milioni di voucher, Torino (5,6) e Roma (5,1). Al quarto posto, prima città non “metropolitana”, c’è proprio Brescia, con ben 4,2 milioni di voucher utilizzati. A seguire Verona, Bolzano, Venezia, Padova e Treviso. Agli ultimi posti, invece, Caltanissetta, Vibo Valentia, Enna e, in fondo, Crotone.
Significativi anche i settori di maggior utilizzo dei voucher: l’agricoltura, che nel 2008 assorbiva il 99,9% dei voucher, nel 2016 è crollata all’1,5%. Situazione opposta nel commercio, passato dallo 0,1% del 2008 all’attuale 13%. Al 10% i servizi, anche se la parte del leone della precarietà, nel 2016, la fa la dicitura “altre attività”, a riprova di come dietro ai voucher ci sia ben poco di “occasionale” e molto, invece, di precarietà e sfruttamento.
LOMBARDIA&EXPO – In Lombardia, di fatto, si concentra un quinto dei voucher venduti in tutta Italia: non è un caso, nella regione che – a partire dal 2015 – è diventata il laboratorio del lavoro precario, sfruttato, parcellizzato e pure gratuito, grazie al grande evento inutile, l’Expo, che continua a provocare danni a oltre un anno dalla chiusura.
Il commento di Gianluca, del laboratorio politico Off Topic di Milano, autore collettivo (con Roberto Maggioni) del libro Expopolis (Agenzia X) dedicato proprio alla truffa di Expo 2015.
VOUCHER&PALAZZO – Intanto riprenderà l’11 gennaio in commissione Lavoro della Camera l’esame delle proposte di legge, di riforma del lavoro occasionale e accessorio, cioè dei voucher che era ferma da maggio. La commissione aveva già iniziato l’esame del cosiddetto ddl di Damiano e di altri 45 deputati del Pd, esame poi sospeso per la sessione di bilancio. Il ddl Damiano, spiega lo stesso presentatore al telefono, “è di correzione dello strumento dei voucher e non di abolizione”. In pratica viene superata la liberalizzazione introdotto con la legge Fornero (la 92 del 2012) e si torna al testo del 2003, che aveva dei limiti oggettivi (piccoli lavoretti domestici, ripetizioni di materie scolastiche, baby siting, giardinaggio, ecc) e soggettivi
(studenti, casalinghe, migranti con permesso di soggiorno dopo la perdita del posto di lavoro). Al ddl di Damiano si sono aggiunte quattro altre proposte, due di Scelta civica, una di M5s ed una di Fi, che in realtà amplia l’utilizzo dei voucher.
da Radio Onda d’Urto
Tag:
commercio expo jobs act lombardia Milano no expo noexpo precariato precarietà referendum servizi sfruttamento voucher