Fuori dalla schiavitù: ora i rider di Just Eat hanno un contratto!

A pochi giorni dal secondo sciopero nazionale dei rider del 26 marzo nella giornata di ieri Just Eat ha riconosciuto i suoi ciclofattorini come lavoratori dipendenti e scelto di applicare il contratto della logistica. Il muro di gomma eretto dalle piattaforme con la firma del contratto bidone con UGL perde un pezzo. Un momento storico dopo cinque anni di lotte durissime del settore.

Il comunicato di Deliverance Milano.

Giornata storica per tutto il movimento rider a pochi giorni dalla più grande mobilitazione nazionale mai vista nel settore che ha avuto un ruolo imprescindibile anche sul risultato strappato in questo rush finale, dopo il No Delivery Day di venerdì 26 marzo, in cui migliaia di lavoratori hanno partecipato allo sciopero da più di 30 città italiane, con l’ausilio e il supporto di moltissimi consumatori che hanno deciso di boicottare il servizio in solidarietà dei fattorini, un altro passo importante viene calcato sulla strada del riconoscimento dei diritti di tutte e tutti i rider.

Ieri per la prima volta in Italia, una multinazionale del delivery ha siglato un contratto, dopo una negoziazione avvenuta tra tutte le parti sociali, avviando un processo che porta la figura del fattorino all’interno del Contratto Collettivo Nazionale della Logistica, Trasporti, Merci e Spedizioni riconoscendo piene tutele alle lavoratrici e ai lavoratori dell’azienda, che saranno tutti assunti finalmente con un contratto di lavoro vero diventando dipendenti.

Da oggi i rider di Just Eat si vedono riconosciuti una paga oraria, un monte ore garantito in fasce a tempo indeterminato per chi già lavorava con l’azienda (esercitando il diritto di prelazione e potendo indicare le proprie preferenze e disponibilità, senza sottoporsi a un periodo di prova), ferie, malattia, mensilità aggiuntive, trattamento di fine rapporto, congedo parentale, assegni familiari, maggiorazioni, premi di produzione, rimborsi per i mezzi, permessi, assicurazioni e diritti sindacali.

La retribuzione del personale viaggiante viene riconosciuta ad una cifra comprensiva di tutti gli istituti contrattuali della subordinazione, per un compenso medio pari a 10,20 euro lorde, a partire dal primo anno, come salario d’entrata, fino alla piena applicazione del CCNL Logistica entro due anni. Il gruppo Just Eat Take Away attraverso questo contratto riconosce anche lo status di lavoratori a tutti gli effetti per i suoi corrieri, cambiando assetto organizzativo (passaggio non banale) si impegna a favorire la riqualificazione della natura del rapporto di lavoro riportando la figura del fattorino delle consegne a domicilio nell’alveo del lavoro garantito.

Vigileremo sul contratto e sulla sua applicazione nei vari processi aziendali battendoci per il suo rispetto e miglioramento. Dalle strade come ogni altra volta partiremo, dalla base e dal basso, come abbiamo sempre fatto. Siamo fieri di poter dire che da un Regolamento Aziendale proposto all’inizio del confronto su livelli salariali in linea con un Contratto Collettivo Nazionale dei Multiservizi siamo riusciti ad ottenere miglioramenti sostanziali.

Nei prossimi giorni verranno prodotti e diffusi materiali informativi ed esplicativi sulle nuove condizioni contrattuali da parte dell’azienda e delle rappresentanze dei lavoratori. Insieme ai lavoratori organizzeremo nei territori diversi momenti di confronto e di discussione per valutare e condividere meglio le nostre impressioni sul momento di transizione che si sta per aprire in azienda, con importanti ripercussioni anche su tutto il comparto del delivery.

Crediamo che questo sia soltanto un altro passo fondamentale verso la regolamentazione generale del settore e lo stralcio dell’accordo capestro firmato da UGL e Assodelivery, nella lunga battaglia che ormai da anni portiamo avanti verso il riconoscimento dei nostri diritti. Inalienabili sono i diritti dei lavoratori come la dignità delle persone che reclamano giustizia sociale. La lotta paga sempre e non lo dobbiamo mai dimenticare.

Aspettiamo notizie anche da Assodelivery a questo punto, perché non dimentichiamo che c’è un tavolo di negoziazione in sospeso con Glovo, Deliveroo, Uber Eats e Social Food sul tema della salute e la sicurezza sanitaria dei lavoratori e una contrattazione da affrontare su tutele e diritti. E noi non ci tireremo certo indietro, aspettando anche notizie dal Ministero del Lavoro e dal Parlamento Europeo.

Avanti riders, non un passo indietro.

Non per poi ma per tutt*!


OUT OF SLAVERY: NOW JUST EAT RIDERS HAVE A CONTRACT

Historic day for the whole rider movement a few days after the largest national mobilization ever seen in the industry that has also played an indispensable role on the result snatched in this final rush, after the No Delivery Day on Friday, March 26, in which thousands of workers have participated in the strike from more than 30 Italian cities, with the help and support of many consumers who have decided to boycott the service in solidarity of deliverymen, another important step is taken on the road to the recognition of the rights of all riders.

Today, for the first time in Italy, a multinational delivery company signs a contract, after negotiations between all social partners, starting a process that brings the figure of the delivery boy within the National Collective Bargaining Agreement for Logistics, Transport, Goods and Shipping, recognizing full protection to the workers of the company, who will all be hired finally with a real work contract becoming employees.

As of today, Just Eat riders will be paid an hourly wage, a guaranteed amount of hours in indefinite bands for those who already work with the company (exercising their right of pre-emption and being able to indicate their preferences and availability, without undergoing a trial period), vacations, illness, additional monthly payments, severance pay, parental leave, family allowances, bonuses, production bonuses, reimbursement for vehicles, permits, insurance and union rights.

The remuneration of travelling personnel is recognized at a figure inclusive of all the contractual institutes of subordination, for an average remuneration of 10.20 euros gross, starting from the first year, as entry level salary, until the full application of the Logistics CCNL within two years. The Just Eat Take Away group through this contract also recognizes the status of workers to all intents and purposes for its couriers, changing organizational structure (not a trivial step) is committed to encouraging the redevelopment of the nature of the employment relationship by bringing the figure of the delivery boy in the home delivery within the scope of guaranteed employment.

We will monitor the contract and its application in the various business processes, fighting for its respect and improvement. From the streets as every other time we will start, from the base and from below, as we have always done. We are proud to say that from a Company Regulation proposed at the beginning of the discussion on salary levels in line with a National Collective Agreement for Multiservices, we have managed to obtain substantial improvements.

In the next few days we will produce and distribute informative and explanatory materials on the new contractual conditions by the company and the workers’ representatives. Together with the workers we will organize in the territories different moments of confrontation and discussion to evaluate and share better our impressions on the moment of transition that is going to open in the company, with important repercussions also on the whole delivery sector.

We believe that this is just another fundamental step towards the general regulation of the sector and the cancellation of the agreement signed by UGL and Assodelivery, in the long battle that we have been carrying on for years towards the recognition of our rights. Inalienable are the rights of workers as the dignity of people who demand social justice. The fight always pays and we must never forget that.

We are also waiting for news from Assodelivery at this point, because do not forget that there is a negotiating table pending with Glovo, Deliveroo, Uber Eats and Social Food on the issue of health and safety of workers and a negotiation to be addressed on protections and rights. And we will certainly not back down, also waiting for news from the Ministry of Labour and the European Parliament.

Forward riders, not a step backwards.

Not for then but for all!

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