Tempo di Speranza!

TEMPO DI SPERANZA
Per l’autodeterminazione e la libertà della popolazione curda.
Per la liberazione di Abdullah Ocalan e di tutti i prigionieri politici.

Con queste poche righe vogliamo invitarvi alla giornata di mobilitazione culturale e politica prevista per il 13 settembre, a sostegno della lotta di liberazione del Kurdistan, per la liberazione di Abdullah Ocalan e di tutt* le/i prigionieri politici e per continuare a denunciare le violenze e gli abusi commessi dal governo turco e dai suoi sodali.

L’iniziativa si terrà a Milano, al Parco della Chiesa di Cascina Rossa, via San Domenico Savio, 3 alla presenza di artist* e accademici che regaleranno un loro contributo per ribadire l’urgenza di una soluzione di pace, di libertà e soprattutto di giustizia.

Il leader curdo Abdullah Ocalan è detenuto sull’isola-carcere di Imrali, in totale isolamento, dal 15 febbraio 1999. Da oltre due anni non si hanno notizie sulle sue condizioni detentive e sul suo stato di salute. Non gli è concesso di comunicare neanche con parenti e avvocati. L’ultimo contatto, una telefonata di pochi minuti con il fratello, risale a più di 29 mesi fa.
In carcere, Ocalan ha scritto numerosi libri in cui teorizza una soluzione pacifica della questione curda e per la pace in Medio Oriente. Le sue idee, fondate sulla democrazia radicale, l’ecologia sociale, la convivenza pacifica tra diverse culture e l’autonomia delle donne, hanno ispirato il modello del Confederalismo democratico che viene oggi applicato dall’Amministrazione autonoma della Siria del nord-est, Maxmur e Shengal in nord Iraq.
Il regime autoritario di Erdogan vuole porre fine a queste esperienze di autogoverno. Ogni giorno l’esercito turco bombarda le montagne del Kurdistan, utilizzando armi chimiche vietate dalle convenzioni internazionali, e le città del Rojava, con l’utilizzo quotidiano di droni militari anche su obiettivi civili.
Insieme a gruppi di mercenari jihadisti, l’esercito turco occupa due cantoni dell’Amministrazione autonoma della Siria del nord e dell’est, Afrin (dal 2018) e Serekanye (dal 2019) e da oltre un anno, Ankara minaccia un’invasione su larga scala del Rojava, prendendo di mira le donne, gli uomini e i popoli che hanno combattuto e sconfitto Isis anche per noi.
All’interno dei confini turchi, sono decine di migliaia i detenuti politici. Si tratta di militanti o sostenitori delle organizzazioni politiche curde e della sinistra turca, giornalisti, avvocati, intellettuali, artisti, musicisti, spesso sottoposti a isolamento e tortura. Mentre la Turchia attraversa una crisi economica senza precedenti, Erdogan mantiene il potere con la repressione più feroce, violando tutti i diritti umani fondamentali. Nelle aree colpite dal violento terremoto di febbraio, il governo turco ha mostrato una gestione disastrosa dell’emergenza e ha abbandonato la popolazione a sé stessa, soprattutto nelle aree a maggioranza curda.

Vogliamo quindi agire in questo momento e raccogliere l’invito ad organizzare iniziative di visibilità che continuino a mantenere alta l’attenzione su questa ennesima tragedia contemporanea e che soprattutto veicolino gli importanti messaggi e pratiche del confederalismo democratico e della jineoloji: autodeterminazione, autodifesa, eguaglianza, emancipazione e partecipazione.

L’invito che quindi ci troviamo a rivolgervi è quello alla partecipazione, al contributo, al sostegno alla diffusione all’evento che andremo a costruire il 13 settembre a Milano.

PROGRAMMA:

Ore 18.00 Dibattito con
ZEROCALCARE
Hazal Koyouncuer
Roberto Mapelli, Punto Rosso
Giacomo Sini, compagno, giornalista/fotogiornalista

Ore 20 concerto con:
Alessio Lega; Marco Rovelli; Berfin Demir; Renato Franchi; Asti Abdo; Rap Caverna Posse; Yung Paninaru; Ellie Cottino, Junior Sprea e ASSALTI FRONTALI

PARCO DELLE CASCINE DI CHIESA ROSSA
VIA SAN DOMENICO SAVIO, 3 MILANO
(Tram 3,15 – Bus 79 – MM2 verde Abbiategrasso Chiesa Rossa)

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