La pandemia non ferma la repressione – Perquisito uno studente per l’azione alla statua di Montanelli

Questa mattina all’alba personale della digos e agenti della questura si sono presentati a casa di un nostro compagno per dare esecuzione ad una perquisizione domiciliare e ad un sequestro disposto dalla procura di Milano nell’ambito delle indagini sull’azione alla statua di Montanelli.

Attualmente il nostro compagno è trattenuto nei locali della questura e non abbiamo modo di comunicare con lui.
Nel decreto di perquisizione si autorizza la digos a “rimuovere ogni ostacolo che si frapponesse al regolare svolgimento delle operazioni”, quasi che il nostro compagno indagato fosse un pericoloso boss mafioso nascosto in un bunker.

Se la procura pensa di poterci indagare per ogni bomboletta o barattolo di vernice acquistato avrà molto lavoro da fare, solo nell’ultima “chiamata alle arti” che abbiamo organizzato abbiamo acquistato circa 200 bombolette e realizzato decine di quadri.

Ora potete iniziare a tracciarci tutti.

Se anziché spendere le poche risorse disponibili per tracciare le carte di credito utilizzate per comprare della banale vernice si profondessero le stesse energie per attuare un tracing adeguato dei contagi a Milano, forse la pandemia non toccherebbe oggi ancora picchi così alti.

LUMe – Laboratorio Universitario Metropolitano

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *