Il presidio dei riders sotto Palazzo Marino rilancia la battaglia per ottenere più diritti

“Siamo lavoratori, non schiavi!”. “No al cottimo!”.  Questo recitavano due degli striscioni esposti ieri pomeriggio davanti a Palazzo Marino da diverse decine di riders delle aziende di delivery durante il presidio organizzato dopo il gravissimo incidente di settimana scorsa in cui Francesco, un lavoratore che stava effettuando una consegna per un ristorante legato alla piattaforma Just Eat ha perso una gamba scivolando sotto un tram. Le richieste sono chiare: estensione della copertura assicurativa, fine del cottimo, limitazione dei sistemi di controllo che spingono all’impazzata sui ritmi di lavoro, riconoscimento dei riders come legittima controparte sindacale da parte delle aziende. Per questo è stato chiesto al Comune di Milano di aprire un tavolo di confronto. La battaglia dei riders per maggiori diritti e garanzie, iniziata a Torino nell’Autunno 2016 con lo sciopero Foodora, si è arricchita, negli ultimi mesi di altri passaggi e tappe.

Qui il comunicato di Deliveroo Strike Riders e Deliverance Milano sull’iniziativa di ieri:

PRESIDIO #nonaspetteremoilmorto PRIMA TAPPA FATTA! MA ANCORA LUNGA CI APPARE LA STRADA DEI DIRITTI, IN QUESTA MARATONA…

Gepostet von Deliverance Milano am Mittwoch, 23. Mai 2018

 

 

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