[DallaRete] #Overthefortress a Idomeni. Iniziato lo sgombero del campo e la deportazione dei migranti

arton20497Aggiornamenti in corso dal campo di Idomeni dove è in atto la deportazione di massa di migliaia di persone.

Da giorni circolavano voci di sgombero imminente e, ieri, molti giornali europei riportavano la notizia definendo molto probabile l’evacuazione delle circa 8.000 persone a partire da oggi.
Negli ultimi giorni la rabbia e la disperazione stavano visibilmente aumentando, tanto che molte persone su pressione della polizia avevano deciso di recarsi all’interno dei campi governativi gestiti dai militari o addirittura di tornare indietro in Turchia o nei loro paesi martoriati dalla guerra. Il regime dei confini dell’Unione ha costretto per mesi migliaia di vite umane a vivere in tende piantate nel fango, sospese in un limbo in condizioni estreme. In più occasioni le forze di polizia macedoni e greche li hanno gasati, sparando contro le persone quei proiettili e quelle granate dai quali fuggivano. Il benvenuto per essersi spinti fino in Europa a sognare un futuro migliore e provare a costruire un presente più giusto. Lasciati soli dalle istituzioni europee, impossibilitati a far richiesta d’asilo, sbeffeggiati da un sistema di domanda attraverso skype che non ha mai funzionato.
Solo l’apporto di alcune organizzazioni umanitarie come MSF e dei tantissimi volontari indipendenti presenti al campo hanno garantito che le loro condizioni di vita non fossero ancor peggiori. Questa solidarietà all’Europa evidentemente fa paura, perché la ripicca verso i migranti, dopo ogni giornata di protesta, era quella di non permettere ai volontari di entrare nel campo.
In questo tempo di attesa la determinazione dei migranti, le loro proteste e la speranza che quel maledetto confine si aprisse non sono mai mancate, anzi, hanno mantenuto viva l’attesa di tutti coloro che avrebbero voluto abbattere assieme a loro quella barriera e tagliare quel filo spinato.
In questo momento è in atto la più grande deportazione di massa degli ultimi decenni. Probabilmente non ci sarà bisogno di usare la forza nello sgombero: le persone sono state stremate fisicamente e psicologicamente in un lento ma inesorabile logorio. Basta solo la presenza della polizia e dell’esercito per farli salire stanchi sui pullman verso dei campi militarizzati che hanno sempre rifiutato. Da oggi nemmeno ai medici è permesso entrare e non avviene la distribuzione di cibo. A breve sarà impossibile vivere qui e le persone lo sanno. Anche i volontari sono stati costretti a smontare le loro strutture ed andarsene.
Oggi si scrive un’altra pagina buia dell’Europa, è lo specchio più nitido del fallimento di un continente che decanta i diritti ma non vuole più applicarli.

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