Milano, presidio solidale per Simone di Ultima Generazione e contro al sorveglianza speciale
Si è svolto questa mattina in corso di Porta Vittoria, davanti al Palazzo di Giustizia di Milano un nutrito presidio di solidarietà nei confronti di Simone, un giovanissimo attivista per la giustizia climatica che milita in Ultima Generazione, il movimento di lotta nonviolenta contro il collasso climatico in corso finito sulle prime pagine dei media mainstream dopo l’azione del 2 gennaio al Senato.
Per oggi era prevista l’udienza per la sorveglianza speciale chiesta dalla Questura di Pavia nei confronti di Simone.
La sorveglianza speciale, giova ricordarlo, è una misura di prevenzione ovvero una misura di limitazione della libertà personale che viene presa non in virtù di una condanna penale a seguito di regolare processo, ma per via amministrativa in base a valutazione arbitrarie da parte degli organi di Polizia che considerano un soggetto socialmente pericoloso. Altre misure di prevenzione abbastanza note al grande pubblico e di cui, negli ultimi anni, si è fatto un uso sempre più massiccio sono i fogli di via e i daspo per le manifestazioni sportive. Oltre alla sorveglianza speciale di un anno la Questura di Pavia ha anche richiesto per Simone l’obbligo di residenza a Voghera.
Attiviste e attivisti di Ultima Generazione stanno venendo travolti da un vero e proprio schiacciasassi repressivo con decine e decine di denunce per reati assai tenui e, dal punto di vista dell’ordine pubblico, di scarso peso (a Milano per esempio le azioni alla sede RAI di corso Sempione e alla Prima della Scala). Il potere, come sempre, reagisce in modo scomposto di fronte a quel che non conosce e non comprende. Il caso scuola è la reazione isterica all’imbrattamento dei muri del Senato di una settimana fa. Una reazione sopra le righe che ha accomunato gran parte del ceto politico, i media mainstream e una parte di pubblico social costituito da “leoni da tastiera” incattiviti e ottusi neanche stessimo parlando di un attentato suicida di ISIS. L’aver colpito un simbolo di una classe politica cieca e in gran parte menefreghista di fronte al collasso climatico è però stato una sorta di spartiacque nella azioni di UG perché se è vero che il mainstream ha reagito come già raccontato la simpatia e la solidarietà arrivata da una parte dell’opinione pubblica è stata molta.
Un detto abusato, ma perfetto per la situazione attuale dice che: “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Ecco. Lasciamo volentieri la nostra imbarazzante classe politica e i suoi bodyguard dei media di regime a guardare il dito e ci concentriamo sulla luna rappresentata dall’incombente disastro climatico.
Seguiranno aggiornamenti.
* foto di Fridays For Future Milano
Tag:
azione nonviolenta collasso climatico disastro climatico disobbedienza civile imbrattamento del senato lotta Milano presidio repressione sorveglianza speciale tribunale Ultima Generazione