23/01 – Assemblea cittadina per la chiusura dei CPR

ASSEMBLEA CITTADINA PER LA CHIUSURA DEI CPR

Il commissariamento del CPR di Via Corelli da parte della magistratura apre una nuova fase nella battaglia per la sua chiusura e per la chiusura di tutti i CPR.

Il re è nudo: le denunce quotidiane che da anni la nostra rete continua a fare sugli abusi e sulle violenze che avvengono dentro ai CPR, vengono confermate assieme alle gravi responsabilità dell’ente gestore e della Prefettura che ne doveva controllare l’operato.

Vogliamo però essere chiari: augurandoci che l’inchiesta su via Corelli arrivi fino in fondo, ci sembra ormai palese che non sia in gioco semplicemente una questione riguardante il più o meno corretto adempimento di un contratto di appalto. Vi è invece un problema strutturale di compatibilità della detenzione amministrativa con il rispetto dei diritti e della stessa dignità umana delle persone straniere prive di permesso di soggiorno.

La detenzione amministrativa, infatti, si applica solo alle persone straniere per non aver ottenuto o aver perso il permesso di soggiorno, in un contesto in cui la legislazione rende sempre più arduo, quasi impossibile, poterlo avere. A ragion veduta parliamo di razzismo istituzionale visto che colpisce solo chi non ha cittadinanza italiana,

Oggi il CPR di via Corelli è commissariato, il gestore Martinina è sotto sequestro ma via Corelli rimane in funzione e il clamore mediatico che ha avuto agli inizi di dicembre scorso si sta spegnendo. Intanto decine di persone continuano a essere trattenute senza colpa alcuna e in condizioni che non mostrano al momento alcun segno di miglioramento.

I CPR non hanno ragione di esistere, sono strutture vessatorie e di privazione dei diritti più elementari a partire da quello alla salute. Lo stiamo gridando, prove alla mano, da anni e i dati cha abbiamo accumulato stanno lì a dirlo: parlano chiaro 25 anni di detenzione amministrativa, che raccontano degli stessi abusi in tutti i centri della penisola, da sempre, e indifferentemente da chi li abbia gestiti. D’altra parte la nuova inchiesta sul CPR di Palazzo San Gervasio ne è una nuova eclatante dimostrazione.

Il commissariamento del CPR di Via Corelli è sicuramente un dato positivo ma corre il rischio di seminare illusioni e nuove ambiguità sulla possibilità di una “migliore gestione” della struttura, che noi continueremo comunque a monitorare come abbiamo fatto fino ad ora.

Non esiste un modo corretto per commettere un’ingiustizia.

Occorre che oggi, ancora più forte che mai, si levi il grido di chi chiede la chiusura di queste strutture e di un cambio radicale nella politica migratoria nel nostro paese.

La mobilitazione deve intensificarsi. Vogliamo discuterne con tutti e tutte quelle/i che in questi anni hanno accompagnato la nostra iniziativa: associazioni antirazziste, centri sociali, collettivi di scuole ed università, organizzazioni sindacali e politiche.

Invitiamo tutti e tutte, per preparare assieme una grande mobilitazione cittadina a inizio primavera perché il CPR di Via Corelli venga definitivamente chiuso.

Chiudere via Corelli.
Chiudere tutti i CPR.

Appuntamento il
23 gennaio 2024, h. 20.30
all’Arci Corvetto
via Oglio 21,
Milano
Possibilità di aperitivo per sostenere le attività della rete, dalle ore 19.30

Mai più lager – No ai CPR

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