Assemblea cittadina antifascista

13 aprile, ore 21 @ Lato B, via Pasubio 14.

Milano Ama la Libertà.
Ripudia Fascismo, Razzismo e Sessismo.

Il 25 Aprile 1945 partigiane e partigiani liberavano Milano dal nazifascismo e, di lì a poco, tutta l’Italia e tutta l’Europa si liberarono dalle dittature e dalle guerre peggiori della propria storia.
Il fascismo però, non ha finito di uccidere, picchiare, minacciare, negare diritti e libertà nel 1945.
Lo abbiamo visto mettere le bombe di Stato durante gli anni della strategia della tensione.
Lo abbiamo visto uccidere negli anni Settanta e Ottanta chiunque non la pensasse allo stesso modo come Gaetano Amoroso.
Oggi, il tentativo di riscrivere la storia è palese, dalla strumentalizzazione della Giornata del Ricordo alle commemorazioni per i defunti tutto serve per confondere vittime e carnefici, assassini e liberatori. Una narrazione al contrario che ha avuto nella giornata della celebrazione dei martiri delle Fosse Ardeatine un evidente scatto in avanti attraverso una nota della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: furono uccisi solo perché italiani.

“Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”, ha scritto la preside del Liceo Leonardo da Vinci di Firenze.
Tenere viva la memoria, significa seminare anticorpi nel presente. Significa riconoscere il fascismo nelle squadracce fuori dal liceo Leonardo da Vinci di Firenze, in un viceministro che ricorda un picchiatore fascista al Molinari di Milano, nell’assalto intimidatorio a un centro sociale.

Significa sapere che se in strada c’è chi si sente legittimato a girare con bastoni e coltelli, per aggredire e insultare le persone nere, omosessuali, trans e che non la pensano come loro, è anche perché dobbiamo riconoscere il fascismo a tutti i livelli dello Stato.
Il Governo Meloni è il governo più fascista dal 1945 ad oggi.
Lo sanno bene i cento migranti morti nelle acque di Cutro, in una vera e propria strage di stato.
Lo sanno bene le donne* che vedono minacciato il diritto di aborto da ben due disegni di legge depositati.
Lo sanno bene le famiglie omosessuali che d’improvviso non sono più considerate famiglie.
Lo sanno bene le persone che subiscono profilazione razziale, discriminazione omolesbobitransfobica, misogina, repressione e violenza fascista.
Chiamiamo le cose col proprio nome: si chiama fascismo e uccide. Si chiama fascismo e ci toglie il respiro.
Se il fascismo ha nuove forme servono nuovi partigian*.

29 aprile: Milano ama la libertà, in piazza contro ogni fascismo, razzismo e sessismo.
Invitiamo tutt* a partecipare all’assemblea di costruzione della mobilitazione cittadina.

Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale

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