I 50 sgomberi (ma forse ce ne siamo dimenticato qualcuno…) nell’era del centrosinistra a Milano

“A Milano si sgombera poco!” (ritornello propagandistico di qualsiasi politico di destra in città).

E invece no! Non è assolutamente vero! Ci eravamo lasciati nell’Estate 2014, ai tempi del doppio sgombero estivo di ZAM e Lambretta con una lista (già assai lunga) di spazi sgomberati sotto l’amministrazione Pisapia. A 4 anni da quei fatti riproponiamo una lista aggiornata degli sgomberi per dimostrare che uno degli eterni cavalli di battaglia di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia in questa metropoli è una pura invenzione. Nel 2016 l’amministrazione è cambiata, ma poco è cambiato dal punto di vista della gestione delle occupazioni sociali e politiche.

Insomma…a Milano si sgombera eccome! Molto più che nel resto d’Italia. Sicuramente molto di più che in comuni amministrati dalla destra (almeno fino ad oggi). Semplicemente si sgombera con maggiore intelligenza politica…cosa che alla Questura meneghina sicuramente non difetta…

Noi ne abbiamo contati 50 esatti (di sgomberi). E sicuramente ce ne siamo dimenticato qualcuno (e di questo ci scusiamo in anticipo)! 50 sgomberi in 7 anni. Come a dire una media di 7 sgomberi all’anno… E questo senza considerare quelli effettuati appena fuori i confini della città come quello di “Aldo dice 26×1” a Sesto o quelli di Proprietà Pirata nell’hinterland milanese. E senza considerare quelli di appartamenti occupati o di stabili nei quali qualche migrante trovava rifugio. Con quelli il conto si perderebbe…

Questa cifra può essere letta in due modi. Da un punto di vista dimostra un livello di resistenza potente a un attacco continuo e articolato. Come a dire che gli spazi sociali occupati hanno ancora una loro profonda ragione per esistere. Dall’altro però dimostra una debolezza. Quella di non essere riusciti a dare continuità e stabilità a tanti luoghi dell’autogestione. In aggiunta a ciò i tempi delle grandi risposte di massa come quelle del Leoncavallo [1/2], di Conchetta (in qualche modo pezzi di storia della città), ma anche di Macao sembrano lontani.

Lo abbiamo già visto con la vicenda di ZIP. La circolare Salvini e il Decreto sicurezza di lunedì appesantiscono un clima già molto cupo con un’amministrazione cittadina che ancora non si è dimostrata capace di valorizzare le pratiche dell’autogestione (vedi le ultime su Macao).

Come MilanoInMovimento abbiamo pensato a una serie di approfondimenti sulla tematica spazi. Del resto…se non ora quando!?

2011
1) Tortuga – Via Erodoto (zona Viale Monza)

2012
2) Laboratorio Beni Comuni – viale Padova ang. Via Bassano del Grappa (zona Viale Padova)
3) Macao Torre Galfa – Via Galvani (zona Centrale)
4) Macao Palazzo Citterio – Via Brera (zona Brera)
5) Scaldasole – Via Scaldasole (zona Ticinese)
6) Blackout – Via Valvassori Peroni (zona Lambrate)
7) Lambretta- Piazza Ferravilla (zona Città Studi)
8) Bodeguita Social – Via Malpiero (zona Mecenate)

Lo sgombero della Torre Galfa nel Maggio 2012

2013
9) ex-Cuem – Università Statale, Via Festa del Perdono (zona centro)
10) Zam – Via Olgiati (zona Barona)
11) Ardita Pizzeria del Popolo – Via Cola di Rienzo (zona Piazza Napoli)
12) Ri-Make Cinema Maestoso – Piazzale Lodi
13) Officina dei Beni Comuni – Via Arbe (zona Maggiolina)
14) Proprietà Pirata – Via Siccoli (zona Bovisa)

Lo sgombero di Via Olgiati nel Maggio 2013

2014
15) Circolo del Fusaro – Via del Fusaro ang. Via Cecchi (zona Piazza Tripoli)
16) Officina dei Beni Comuni – Via Livigno ang. Viale Jenner (zona Maciachini)
17) Ardita Pizzeria del Popolo – Via Cola di Rienzo (zona Piazza Napoli)
18) Base di Solidarietà Popolare – Via Segneri (zona Giambellino)
19) Zam – Via Santa Croce (zona Ticinese)
20) Proprietà Pirata – Via Lisiade Pedroni (zona Bovisa)
21) Lambretta- Piazza Ferravilla (zona Città Studi)
22) ZAM – Piazza Tito Imperatore (zona Ticinese)
23) Corvaccio – Via Ravenna (zona Corvetto)
24) Rosa Nera – Via Ravenna (zona Corvetto)

2015

25) Latteria occupata – Via Watt (zona Barona)
26) Soy Mendel – Via Cancano (zona Baggio)
27) Proprietà Pirata Riot Club – Caserma Mameli/Via Suzzani (zona Niguarda)
28) Base solidarietà popolare – Via Odazio (zona Giambellino)
29) Hotel occupato – Via Ruggiero (zona Solari)
30) Soy Mendel – Via Gervasini (zona Baggio)
31) Casa Brancaleone – Via Casella (zona Certosa)

2016

32) Circolino – Ripa di Porta Ticinese (zona Ticinese)
33) Ardita Palestra Popolare – Via Inganni (zona Lorenteggio)
34) Bunker – Via Ovada (zona Barona)
35) Circolino – Via Savona (zona Giambellino)
36) Casa Brancaleone – Via Bruni (zona Bovisa)
37) ZIP – Via San Calocero (zona Carrobbio)
38) Ingovernabili – Via Lanzone (zona Carrobbio)
39) Proprietà Pirata Riot Club – Via Bruni (zona Bovisa)
40) ZIP – Via Pastorelli (zona Ticinese)

Lo sgombero di ZIP nell’Agosto 2016

2017

41) Via Fortezza – zona Viale Monza
42) Casa Brancaleone – Via Gadames (zona Certosa)
43) LUMe – Vicolo Santa Caterina (zona Statale)
44) Soy Mendel – Via Fratelli Zoia (zona Baggio)
45) ZIP – Via Perussia (zona Stadera)

2018

46) Inciampo occupato – Piazza Gabrio Rosa (zona Corvetto)
47) Ri-Make – Via Astesani (zona Affori)
48) ZIP – Corso di Porta Vercellina (zona San’Agostino)
49) Lambretta – Via Val Bogna (zona Cuoco)
50) ZIP – Via della Signora (zona Statale)

 

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2 risposte a “I 50 sgomberi (ma forse ce ne siamo dimenticato qualcuno…) nell’era del centrosinistra a Milano”

  1. Sandro ha detto:

    Il limite oggettivo é la mancanza di un minimo di cordinamento cittadino tra i posti occupati. Per ogni sgombero ci vorebbe una risposta immediata e di tutti. Invece ad ogni sgombero la situazione è sempre la stessa. Qualche compagno che assiste piu o meno muto. Dieci blindati e 100 poliziotti in abbigliamento antisommossa. Un paio di ore e tutto finito. Se davanti a quel posto nn ci fossero in 10 ma in trecento sarebbe meno facile. Apparentemente nn c è collegamento ma il 5 ottobre gli studenti di milano ci provano ancora una volta a manifestare. O quella è una occasione per far capire che nn ci stiamo piu al declino politico, sociale, antagonista (e con determinazione) o sarà una bella festa di “sciogliersi compagni” e se ne riparla a…mai piu. Peccato e purtroppo.

  2. Sandro ha detto:

    Il limite oggettivo é la mancanza di un minimo di cordinamento cittadino tra i posti occupati. Per ogni sgombero ci vorebbe una risposta immediata e di tutti. Invece ad ogni sgombero la situazione è sempre la stessa. Qualche compagno che assiste piu o meno muto. Dieci blindati e 100 poliziotti in abbigliamento antisommossa. Un paio di ore e tutto finito. Se davanti a quel posto nn ci fossero in 10 ma in trecento sarebbe meno facile. Apparentemente nn c è collegamento ma il 5 ottobre gli studenti di milano ci provano ancora una volta a manifestare. O quella è una occasione per far capire che nn ci stiamo piu al declino politico, sociale, antagonista (e con determinazione) o sarà una bella festa di “sciogliersi compagni” e se ne riparla a…mai piu. Peccato e purtroppo. Appare una scritta commrnto duplicato ma che c…o dite

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