La Brigata Internazionale Mutuo Soccorso entra in Ucraina
Nella giornata di ieri la Brigata Internazionale Mutuo Soccorso è entrata in Ucraina.
Dopo aver raggiunto il confine presso Siret, nella giornata di ieri, la carovana umanitaria è riuscita a entrare in Ucraina raggiungendo la città di Cernivci situata nell’Ovest del paese e non molto distante dalla frontiera con Romania e Moldavia.
Ragazzi e ragazze di Mutuo Soccorso hanno stretto rapporti con volontari e volontarie di una chiesa protestate con l’aiuto di un decente dell’Università di Pavia: Alexandru Cohal.
La situazione in città è abbastanza tranquilla. Chiusi quasi tutti i negozi, ma grande animazione nelle strade.
Mentre i solidali stavano consegnando nei magazzini gli aiuti umanitari raccolti negli scorsi giorni in Italia è suonato l’allarme antiaereo, ma senza che la città venisse colpita. Si parla di bombe cadute a poca distanza della città, ma senza conferma.
Stanno venendo allestiti diversi tendoni all’interno dell’abitato perché ci si aspetta un incremento della popolazione. Gli sfollati dalle zone teatro dei combattimenti preferiscono in molti casi spostarsi semplicemente a Ovest del paese fino ad ora colpito da alcuni bombardamenti, ma senza pesanti combattimenti come in altri luoghi, piuttosto che abbandonare il paese. Lasciare l’Ucraina per molti sarebbe l’extrema ratio.
Dalle voci degli sfollati emerge come il Governo Zelensky, molto sollecito nel riportare le cifre dei caduti del nemico russo, stia alzando una cortina fumogena sul numero di soldati ucraini caduti in combattimento. Questo per non demoralizzare la popolazione.
Altro elemento che emerge con forza sono critiche diffuse alla gestione dell’emergenza da parte delle istituzioni ucraine che vengono accusate di lentezza, mentre viene riconosciuta l’efficienza dell’autorganizzazione dal basso. Il quadro, in qualche modo, è simile a quello emerso nei primi mesi della pandemia in Italia con inefficienze istituzionali supplite da associazioni e mondo dell’autorganizzazione.
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