MiM – Gli articoli più condivisi del 2017

Per il terzo anno di fila torniamo dopo il 2015 e il 2016 vi presentiamo la carrellata dei dieci articoli più condivisi di MilanoInMovimento in questo 2017.

Qui invece un vecchio sunto delle maggiori condivisioni della sempre apprezzata Rubrica Racconti.

 

1 – Milano odia, l’ATM non può sparare

Un racconto sui metodi rudi della security ATM diventa una sorta di “caso giornalistico” venendo condiviso non solo da chi si oppone alle politiche securitarie, ma anche da ambienti che della tolleranza zero fanno una bandiera. I commenti da questi ambienti, ovviamente, sono una summa perfetta di intolleranza, machismo, sessismo e razzismo.

2 – Deposito Bulk – Avere vent’anni

A vent’anni dall’occupazione del Deposito Bulk di Via Don Sturzo del 12 Dicembre 1997 una carrellata di ricordi, racconti, fotografie e filmati da parte di alcuni dei protagonisti di quell’esperienza.

3 – Milano – Gli educatori si preparano a dare battaglia

Lavoratori della logistica, Amazon, riders…seppur atomizzato e poco rappresentato il mondo del lavoro è ancora capace di esprimere conflittualità. Anche gli educatori vogliono dire la loro.

4 – A Milano la Prefettura permette la manifestazione neofascista, ma vieta un’amichevole di calcio

Gennaio 2017, se da un lato Questura e Prefettura autorizzano la manifestazione di Forza Nuova all’Arco della Pace (migliaia di antifascisti scenderanno in piazza contro l’iniziativa) dall’altro viene vietata una partita tra una squadra dell’oratorio e i Black Panthers accampando fantomatici problemi di ordine pubblico.

5 – Scontri a Napoli: 3,2,1… Via alla macchina del fango!

Nonostante il nuovo volto nazionalista e sovranista della Lega, Napoli non dimentica chi per 25 anni ha campato facendo dell’odio verso il Meridione un cavallo di battaglia. Scontri a Napoli per la presenza di Salvini in città. Tanti di coloro che però condannano le “violenze di piazza” non muovono un dito verso chi semina quotidianamente odio e razzismo. Il consueto doppiopesismo legalitario insomma…

6 – LUMe back on stage! – Occupato l’ex-Cinema Orchidea in Via Terraggio 3

Dopo lo sgombero improvviso del 25 Luglio LUMe lancia una campagna che dopo l’Assedio Culturale di fine Settembre porte all’occupazione temporanea dell’ex-Cinema Orchidea, storica sala d’essai milanese abbandonata da moltissimi anni e sulla cui riqualificazione il Comune ha fin’ora speso molte parole e pochi fatti. Dopo l’esperienza di Via Terraggio LUMe troverà una nuova casa nell’ex-Magazzino del Verde Pubblico sotto i Bastioni di Porta Venezia. Una struttura di proprietà comunale carica di storia.

7 – Il Lambretta fa bingo! – Nuova occupazione in via Val Bogna 10

Dopo l’incendio del Settembre 2016 che ha reso inagibile lo stabile di Via Cornalia e dopo l’esperienze transitoria di Via Canzio, a Febbraio il Lambretta rioccupa un’ex-sala bingo e annesso ristorante a pochi passi da Piazzale Cuoco.

8 – Tentativo di irruzione fascista alla Kascina Occupata di Bergamo

L’incremento dell’attività dell’estrema-destra in tutta Italia non lascia indenne la Lombardia. A Bergamo, nel giro di poche settimane si contano due incursioni fasciste alla Kascina Occupata.

9 – Palestina – Sulla morte di Bar’a Hamammda, ucciso a 18 anni da Israele

La situazione di oppressione del popolo palestinese continua a perpetuarsi con tragica continuità. Se l’annuncio di Trump del riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello Stato d’Israele e del conseguente spostamento dell’Ambasciata USA in quella città ha fatto tornare la Palestina sulle prime pagine dei giornali, MilanoInMovimento tenta di seguire la tragedia dei Palestinesi sia seguendo le varie carovane di solidarietà che la quotidiana situazione di abusi ed arbitri da parte dell’esercito israeliano.

10 – 20 Maggio, Milano e i suoi 100.000 – una giornata da ricordare

Il 20 Maggio un gigantesco corteo sfila a Milano in nome dell’accoglienza sulla scia della manifestazione di Barcellona di qualche mese prima. “Nessuna Persona è Illegale” riesce a caratterizzare la giornata con parole d’ordine chiare e radicali che riescono a tracimare dal grandissimo spezzone autorganizzato e diffondersi in tutto il corteo. Nei mesi successivi la campagna mediatica contro le ONG, le posizioni del PD e dei 5 Stelle e le politiche di Minniti di accordo con le fazioni libiche sposteranno molto a destra l’intero dibattito sull’immigrazione.

 

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