Voucher, l’estenuante balletto

Aboliti a Marzo…forse ritornano…

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Nel corso della settimana il Partito Democratico ha annunciato di voler reintrodurre i voucher scatenando immediatamente tensioni all’interno della maggioranza di governo. L’MDP, il gruppo formato dai recenti fuoriusciti dal PD, ha annunciato di non essere disposto a votarne la reintroduzione. E anche nella minoranza del partito, uscita sconfitta dalle primarie c’è più di un dubbio. La maggioranza di governo, sembra dunque vacillare…

I voucher erano stati aboliti furbescamente a Marzo per contrastare il referendum della CGIL, che era già stato pesantemente depotenziato dalla scelta della Corte Costituzionale di non ammettere il quesito sull’articolo 18 ovvero il quesito politicamente e simbolicamente più significativo.

Il governo Gentiloni, nato dopo la Caporetto di Renzi al referendum costituzionale del Dicembre 2016, voleva evitare il rischio di una nuova sconfitta alle urne.

L’abolizione aveva provocato vere e proprie urla di dolore da tutto il mondo del padronato italiano e, per diversi mesi, si era discusso di una sostituzione dei voucher col lavoro a chiamata.

Introdotti nel 2003 per rendere possibile il pagamento dei “lavoretti”, i voucher sono letteralmente esplosi dopo la loro liberalizzazione voluta dal Governo Monti. La vera impennata si è avuta tra il 2015 e il 2016 con quasi 150 milioni di buoni lavoro venduti.

Forme di lavoro simili esistono anche in altri paesi d’Europa, la sostanziale differenza è che in Italia possono essere tranquillamente acquistati in tabaccheria senza particolari forme di registrazione e, come da tradizione, nel nostro paese il livello di controllo sul loro utilizzo è vicino allo zero.

Le notizie delle ultime ore sull’emendamento targato PD che vorrebbe reintrodurre i voucher parla di un limite di 5.000 euro all’anno, della possibilità di utilizzo per tutte le aziende sotto i 5 dipendenti. Dell’aumento del valore lordo a 12 euro che porterebbe il netto a 10 e di un livello invariato di tutele.

L’oprazione politica di questi giorni sembra tanto uno sgambetto del PD (con Renzi di nuovo in sella) a Gentiloni (molto cauto sulla vicenda)…

Ma, al di là delle questioni di posizionamento parlamentare, resta la costante di una politica che non ha nessuna volontà di intervenire sul problema dell’ulta-precarietà che orami caratterizza la nostra società.

Staremo a vedere.


Articoli di MilanoInMovimento sulla vicenda voucher:

“Generazione voucher” – Piccolo viaggio nel mondo della precarità [1, 2, 3]

Voucher, nuova frontiera della precarietà

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