Gaza, massicci massacri ovunque nelle ultime 24 ore. Evacuata nuovamente la cucina solidale di Gaza FREEstyle

L’esercito israeliano ha provocato un massacro nel Nord di Gaza City, causando almeno 48 morti in attacchi a 3 quartieri residenziali, poco dopo aver causato più di 100 morti ieri pomeriggio: è il dato peggiore da settimane.
Mentre giravano già i primi  video postati sui social media, dove si vedono feriti nel campo profughi di Al Shati, emergere dal fumo e dalla polvere, il coordinatore del progetto della cucina solidale finanziata e supportata da SOS GAZA, Mohamed Alamarin, è rimasto bloccato in mezzo agli spari e ai lanci di mortaio dell’esercito israeliano contro le persone sfollate a Al Mawasi di Rafah.
L’arrivo dei tank e dei soldati israeliani ha scatenato il panico e la fuga di migliaia di persone. L’area era stata indicata proprio dall’esercito israeliano nel momento in cui avevano iniziato l’invasione di Rafah, ed era diventata una delle zone maggiormente affollate dalle famiglie follate.
I proiettili dei carri armati hanno iniziato a colpire le persone per strada, ma anche l’edificio della Mezzaluna in cui erano presenti migliaia di persone, e le strade che portavano al Cross Field Hospital. In mezzo a questo ennesimo, criminale massacro, era presente Mohamed Alamarin, chef attivo nel lavoro di supporto umanitario alla popolazione palestinese sfollata, che da mesi coordina la cucina che si occupa della distribuzione di 2.000 pasti. Con l’arrivo dei tank è riuscito a far fuggire la moglie e i bambini con delle macchine, e lui è rimasto indietro per provare a smontare e portare via la cucina.
E’ rimasto per ore nascosto dentro una casa, senza sapere se sarebbe sopravvissuto, mentre intorno a lui si compiva l’ennesima strage di civili.
Grazie al telefono è riuscito a comunicare cosa stava succedendo.

Nella città meridionale di Rafah, Israele continua a espandersi nelle aree settentrionali e occidentali fuori dal suo controllo, così come nel cosiddetto corridoio di Philadelphi, la striscia di 14 chilometri lungo il confine con l’Egitto che l’esercito sta svuotando di edifici.
Inoltre, il valico di Rafah è stato completamente distrutto e dato alle fiamme, con l’implementazione del lavoro di costruzione di una nuova strada che da Rafah arriva al valico di Karem Shalom, con il nome di “David Road”.
La fame, il caldo e le malattie non stanno risparmiando nessuno. La devastante situazione umanitaria non ha eguali nella storia di questo secolo, mentre gli attacchi militari si presentano in maniera sempre più distruttiva.

In assenza di soluzioni diplomatiche e politiche, con l’arrivo dell’estate e l’abbassamento dell’attenzione su ciò che sta succedendo in Palestina, è forte la paura anche tra i palestinesi di Gaza che possa esserci una soluzione finale per i sopravvissuti e le sopravvissute a questi 260 giorni di genocidio.

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Una risposta a “Gaza, massicci massacri ovunque nelle ultime 24 ore. Evacuata nuovamente la cucina solidale di Gaza FREEstyle”

  1. Francesca Castellano ha detto:

    Ostricize all governments supporting Israel as a worldwide movement

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