Leoncavallo sotto sfratto!

Con la condanna al Viminale per mancato sfratto, la quale prevede un risarcimento di 3 milioni alla proprietà di via Watteau, il Leoncavallo è in pericolo e la sua stessa esistenza è messa in discussione.

Dopo 50 anni di occupazione la garanzia alla continuità è ancora irrisolta. Mezzo secolo di storia vissuto nelle pratiche dell’autogestione, credendo in un mondo inclusivo e solidale, con la consapevolezza che l’agire quotidiano definisce orizzonti di emancipazione e che una società possibile non utopica si crea nel presente. Una società diversa, opposta a quella sempre più polarizzata e speculativa della Milano di oggi, dove il profitto del cemento prevale su ogni altro valore, dove si vogliono costruire grattacieli di lusso sull’alternativa culturale.

Dal 1975 occupato, abbattuto, ricostruito, sgomberato, viandante, ricollocato: di nuovo il futuro del Leoncavallo barcolla; un lungo percorso di lotta politica, rivendicazione di spazi di socialità informale, autogestione e cultura critica radicale rischia di essere interrotto: non possiamo immaginare Milano senza il Leoncavallo: possiamo e dobbiamo difenderlo!

Per difendere i luoghi del pensiero critico, della solidarietà e della cultura condivisa, e per salvaguardare spazi che danno vita e significato alle nostre comunità, ci ritroviamo il 10 dicembre alle ore 9.00 di mattina per opporci allo sfratto del Leoncavallo, di tutti i collettivi che lo animano e dell’associazione Mamme Antifasciste.

𝗡𝗼𝗻 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗶 𝗹𝗶𝗸𝗲 𝗲 𝗿𝗲𝗽𝗼𝘀𝘁 𝘀𝘂𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹, 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱ì 𝟭𝟬 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟵.𝟬𝟬 𝗼𝗰𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁* 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹 𝗟𝗲𝗼𝗻𝗰𝗮𝘃𝗮𝗹𝗹𝗼!

Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito

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