Il bastone dell’Occidente “democratico”

Il recente libro di Elena Basile L’Occidente e il nemico permanente affronta senza nascondimenti il tema dell’Occidente egemonico nel contesto mondiale.

Come non ricordare la propaganda occidentale quando sbandierava continuamente la “nobile” causa dell’esportazione della democrazia in tutti i paesi del mondo. Come dimenticare l’interventismo americano (Iraq, Afghanistan, Siria, Libia) che ha causato distruzione e morte su larga scala. Si davano lezioni di democrazia al mondo con l’intento di egemonizzarlo.

Gli Stati Uniti non hanno affatto l’intenzione di perdere la corsa nella competizione geopolitica con la Cina. In questi ultimi anni l’Occidente non è riuscito a conservare la leadership tecnologica e produttiva in molti settori e la Cina ha imposto il suo ritmo e la sua influenza diventando un punto di riferimento non solo per molti paesi del mondo ma anche per gli USA e l’Unione Europea.

Il quadro geopolitico mondiale è in corso di cambiamenti; la semplice logica economica perde terreno rispetto alla razionalità strategica per l’accesso alle risorse vitali della terra. Si è notata una certa frenesia tra i governi dell’Occidente e tra le multinazionali occidentali delle armi e dell’energia. C’é un palese spostamento di interesse alla guerra come strumento per fiaccare la Russia e impadronirsi delle sue risorse idriche, minerarie e energetiche.

La Nato ha avuto un ruolo attivo nel provocare la guerra in Ucraina. Gli aiuti militari a questo paese sono mirati a colpire il territorio russo sempre più in profondità e innalzare il livello dello scontro. Intanto gli affaristi sono già al lavoro per organizzare la ricostruzione dell’Ucraina affidandolo alla massime concentrazioni di potere economico: BlackRock e Vanguard Group.

La guerra tra Israele e Hamas viene alimentata dall’Occidente. Ma sarebbe più corretto dire tra israeliani e palestinesi. Da una parte un esercito moderno e tecnologicamente avanzato, rifornito ufficialmente da molti paesi occidentali e loro alleati, dall’altra un’organizzazione politica senza esercito, senza carri armati, senza aviazione e senza missili.

Il popolo palestinese di Gaza e della Cisgiordania subisce quotidianamente la mattanza della guerra. Gli israeliani non hanno mai dimostrato di volersi limitare a colpire gli uomini di Hamas. La loro è diventata una guerra totale contro i palestinesi. Terrore e violenza usati in maniera indiscriminata come durante la nascita dello Stato di Israele.

L’Occidente nella sua hybris ha individuato nel mondo due nemici globali: la Russia e la Cina, che sono due potenze nucleari. Ma Usa e Unione Europea non sembrano turbate dalle prospettive del conflitto. Si proteggono i popoli in un mondo più pericoloso e caotico?

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