Nave della pace dalla Grecia all’Italia per la libertà di Abdullah Öcalan
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Ore 12,30 Dopo essere entrati in corteo nel porto di Atene e dopo una conferenza stampa e il controllo documenti i solidali si apprestano a partire con la nave della pace.
Nell’ambito della campagna “Il momento è adesso – libertà per Abdullah Öcalan”, una “nave della pace” andrà dalla Grecia all’Italia. L’obiettivo è quello di ricordare l’odissea di Öcalan in Europa, che ha portato al suo rapimento e alla deportazione a Imrali. Con un’iniziativa spettacolare giornalisti, accademici, politici, scrittori e sostenitori della pace provenienti da Germania, Francia, Svizzera, Brasile, Spagna, Svezia, Italia, Grecia e Regno Unito, rappresentanti del movimento delle donne, rappresentanti delle istituzioni del Kurdistan in Europa e artisti chiederanno la libertà di Abdullah Öcalan.
Circa 50 persone viaggeranno su una nave dalla Grecia all’Italia. L’iniziativa si svolgerà dall’8 al 12 novembre. L’iniziativa Libertà per Öcalan ha affermato in una dichiarazione: “Il conflitto turco-curdo è attualmente una tempesta. Il partito turco di governo AKP non solo conduce da tempo una guerra contro la popolazione curda nel proprio paese, ma fa anche affidamento su un’escalation militare contro le conquiste dei curdi in Siria e Iraq. Una soluzione politica e pacifica alla questione curda sembra quindi fuori portata. Ma soprattutto nei momenti in cui una soluzione al conflitto sembra quasi impossibile, la solidarietà internazionale può sviluppare una grande forza e ravvivare la speranza di pace”.
Öcalan è il rappresentante più importante della società curda
La dichiarazione aggiunge: “La condizione più importante per la pace da parte curda è porre fine all’isolamento di Abdullah Öcalan, il più importante rappresentante della società curda. Da quando è stato rapito in violazione del diritto internazionale dall’ambasciata greca nella capitale del Kenya, Nairobi, nel febbraio 1999, il leader curdo si trova nell’isola-prigione turca di Imrali. È stato l’unico prigioniero per undici anni sorvegliato da più di mille soldati. Gli è stata negata qualsiasi assistenza legale tra luglio 2011 e maggio 2019. Öcalan detiene il “record europeo” per la reclusione senza accesso agli avvocati. Al momento Öcalan è di nuovo in totale isolamento. Contrariamente alle leggi europee, alle richieste del Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) e a una risoluzione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, lo stato turco non è ancora pronto a togliere l’isolamento su Imrali. Nonostante questo, Abdullah Öcalan è accettato da amici e nemici come rappresentante politico della società curda. Nel 2013 la rivista TIME lo ha votato tra le 100 persone più influenti nel mondo. La campagna per la sua libertà ha già raggiunto più di 10 milioni di firme. Tutti sono d’accordo che con lui si deve negoziare una soluzione politica alla questione curda. Un vero processo di pace può aver luogo solo se entrambe le parti negoziano su un piano di parità. Questo è impossibile mentre Öcalan è in prigione. La sua libertà è la prova definitiva di un serio impegno da parte del governo turco e un’importante pietra angolare per una pace duratura. Ciò significa libertà per il popolo curdo, democrazia in Turchia e allo stesso tempo pace in Medio Oriente”.
La Grecia e l’Italia sono state le tappe centrali dell’odissea di Öcalan
Öcalan si è recato in Europa 23 anni fa per promuovere una soluzione politica alla questione curda.
La Turchia e i paesi della Nato hanno esercitato una forte pressione politica sull’Italia, dove è rimasto per tre mesi. Allora Öcalan aveva lasciato l’Italia e, dopo un’odissea attraverso diversi paesi europei, era partito per il Sudafrica dove non sarebbe mai arrivato.
Il 15 febbraio 1999 è stato rapito in Kenya nell’ambito di un’operazione di diversi servizi segreti ed estradato in Turchia. La Grecia e l’Italia sono state due delle tappe centrali di Öcalan in questa odissea attraverso l’Europa. Nell’ambito della campagna internazionale ”Il momento è adesso – libertà per Abdullah Öcalan, pace in Kurdistan”, la nave della pace viaggerà tra questi due paesi – dalla Grecia all’Italia – per chiedere la libertà per Abdullah Öcalan e la pace in Kurdistan.
Programma della nave della pace
Il viaggio della nave della pace sarà accompagnato da una serie di eventi e di iniziative. La campagna inizia l’8 novembre in Grecia. I partecipanti terranno colloqui con la società civile e i partiti politici. Nel campo profughi autonomo greco di Lavrio si terrà una tavola rotonda in occasione del 23° anniversario della “cospirazione internazionale” contro Abdullah Öcalan. Il 9 novembre la nave lascerà la Grecia per l’Italia. Nel frattempo nel porto della Grecia si svolgeranno un raduno e una conferenza stampa.
Durante il viaggio si svolgeranno due eventi. Un evento informativo sull’isolamento di Imrali e sul paradigma del confederalismo democratico. E un evento culturale. La nave arriverà in Italia il 12 novembre e sarà accolta con un raduno al porto. L’azione si concluderà a Napoli. Lo stesso giorno, alle 12, i partecipanti terranno una conferenza stampa. Alle 16 ci sarà una conferenza pubblica all’Università di Napoli e alle 21 un concerto al Teatro Comunale di Napoli.
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