4 Novembre corteo: “Niente da festeggiare. Stop war! Stop racism!”

4 NOVEMBRE CORTEO H. 15 PIAZZA OBERDAN
Il mondo è SottoSopra.

Il 4 Novembre il governo celebra la festa delle forze armate e proprio in quella data la Lega sarà in presidio a Milano in “difesa dei valori occidentali”. Non restiamo indifferenti.

Il 4 Novembre scendiamo in piazza, h.15 piazza Oberdan:
#CEASEFIRENOW.

FERMIAMO IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE.

FESTA DELLE FORZE ARMATE? #NIENTEDAFESTEGGIARE

DISERTIAMO LA GUERRA, FERMIAMO IL RAZZISMO

>>> per adesioni scrivere a: maamsmilano@gmail.com

Appuntamenti della settimana
2 novembre h.11 @ Cavour : conferenza stampa partecipata di lancio della manifestazione
2 novembre h.18 @ SMS: prove aperte per la Clownarmy

“La guerra è pace.
La libertà è schiavitù.
L’ignoranza è forza”
(Orwell)

Il 4 Novembre l’Italia celebra la festa delle forze armate e, come se non bastasse, la Lega di Matteo Salvini chiama a raccolta in difesa dei per difendere i “valori occidentali” annunciando una manifestazione a Milano.

Il mondo è dilaniato da guerre e colonialismi.

Oltre 170 conflitti attivi nel mondo e quel che è peggio è che non si intravede nessuna via d’uscita all’orizzonte.

Da quasi due anni l’Ucraina è sotto il fuoco della Russia, in una guerra per le risorse e per l’egemonia contesa dai potenti della guerra. Il business delle armi, della ricostruzione conta più della vita delle persone.

Da ormai due settimane la striscia di Gaza e la Palestina stanno subendo una delle peggiori atrocità che il mondo abbia mai visto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un genocidio in mondovisione, nell’indifferenza della comunità internazionale, crimini efferati agiti complicità economica e politica con un progetto di apartheid coloniale che prosegue da 75 anni. Occhio per occhio e tutto il mondo è cieco: dalla prigionia, dalla guerra, dalla vita negata e mutilata non nascono fiori, ma morte e dolore. E se è vero, perché è vero, che anche molti civili in Israele hanno sofferto morte e dolore, le radici di quella morte e di quel dolore sono in quei 75 anni di oppressione. Non sembra per nulla lungimirante, oltre che umano, proseguire su quella strada.

Vogliamo fuoriuscire dalla barbarie. Vogliamo restare umani.

Invece il clima da arruolamento culturale, oltre che militare, rende invisibile ogni forma di critica: “leviamoci tutti a difendere le istituzioni”!

Ed ecco che subito tutto è sottosopra.

Nelle “democrazie occidentali” non c’è spazio per la libertà di parola, per la critica, per la partecipazione.

Il valore della Pace viene esportato a suon di bombe: “si vis pacem, para bellum”, dicevano gli antichi rappresentanti delle nostre prime esperienze imperiali. Ecco fatto, la tradizione è salva.
Del resto, già a quei tempi qualcuno faceva notare che “Dove fanno il deserto, la chiamano pace”.

E noi, a quel deserto, ci ribelliamo. Noi disertiamo.

Parlano di “Occidente”, ma quell’Occidente non esiste, se non nei rapporti di forza coloniali, suprematisti e sciovinisti che rifiutiamo. Il mondo è rotondo, c’è sempre qualcuno più a occidente di qualcun altro, la “civiltà europea” si è formata attraverso gli scambi (e l’oppressione) con il mondo arabo, mediterraneo, mediorientale, con la lontana Cina, con le Americhe, con i popoli dell’Africa subsahariana. Non conosceremmo la matematica, Aristotele, il pomodoro sulla pizza, la carta, metà della musica che ascoltiamo, la padana polenta e paradosso, nemmeno la polvere da sparo se davvero esistesse “l’Occidente” (ovviamente alla polvere da sparo siamo dispost* a rinunciare).

Parlano di Diritti e di Sicurezza, ma hanno tolto ogni sussidio al reddito, anche per gli occidentalissimi “italiani” e i morti sul lavoro non si contano più.
Parlano di Diritti e di Sicurezza, ma avere una casa dignitosa è sempre più difficile.
Parlano di Diritti e di Sicurezza, ma attaccano l’aborto e ogni forma di autodeterminazione delle donne e delle soggettività queer.
Parlano di Diritti e di Sicurezza, ma stanno distruggendo la scuola e il pensiero critico.
Parlano persino di Pace, ma vendono armi in tutto il pianeta.
Parlano di Pace e Libertà, ma creano morte, odio, rancore e paura ad ogni latitudine.
Parlano di Pace e Libertà, ma fanno morire in mare uomini, donne e bambini senza alcuna pietà.

Ecco, è tutto Sottosopra.

Il 4 Novembre non c’è nulla da festeggiare e Milano non accetta la violenza retorica e materiale, dei fascisti al governo e della Lega di Salvini, razzista e guerrafondaia.
La guerra tra mondi la lasciamo a loro. Noi ribaltiamo questa logica, perché la guerra è guerra, e noi sì che vogliamo la Pace.
La schiavitù è schiavitù, e noi vogliamo la libertà, per il popolo Palestinese e per tutti i popoli della terra. L’ignoranza è ignoranza, e noi vogliamo la forza di continuare a lottare per un altro mondo possibile.

Il 4 Novembre scende in piazza la Milano che ama la libertà, odia guerre e razzismo.

Le adesioni
(Elenco in continuo aggiornamento]
A.S.I.A. Milano
ADL Cobas
Alcun* abitanti del Primo Piano, Crescenzago
ANPI ATM
ANPI Codè Montagnani-Marelli
ANPI Zona 8
Associazione dei Palestinesi in Italia (API
Brigata Lia
C.S.O.A. Lambretta
Camera del Non Lavoro
Cantiere
Casa delle Donne
Circolo Lato B
Collettivo 20092 di Cinisello
Collettivo Zam
Comunità Palestinese di Lombardia
Coord. dei Collettivi Studenteschi di Milano e Provincia
Coro Resistente
Fridays For Future Milano
Fuorimercato
Gaza Freestyle
Giovani Palestinesi d’Italia (GPI).
Glamourga
Italia – Cuba circolo di Milano
Laboratorio Berlinguer Milano
Mai più Lager – No ai CPR
Marciona
Memoria Antifascista
Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale
Mutuo Soccorso Milano APS
Non Una Di Meno Milano
Partito Comunista dei Lavoratori Milano
Rifondazione Comunista Milano
Sinistra Italiana Milano
Spazio di Mutuo Soccorso
Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP)
Unione Popolare Milano

Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale

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