Nuova rivolta in via Corelli
Il Cpr di via Corelli è stato aperto da poco più di due mesi, ma è stato già teatro di una serie di rivolte e gesti di protesta.
L’ultimo in ordine di tempo è di ieri sera.
Le notizie da via Corelli sono frammentarie e le comunicazioni rese difficili dal livello di blindatura della struttura.
Le notizie raccolte parlano del tentativo di suicidio di uno degli “ospiti” a cui sarebbe seguita la reazione dei migranti trattenuti nella struttura che avrebbero incendiato materassi e suppellettili.
Intervento, come ormai triste abitudine, di Vigili del Fuoco e reparti in assetto antisommossa.
Due le persone portate in ospedale in condizioni non gravi: il ragazzo che ha tentato il suicidio e un altro intossicato.
L’ultima rivolta era stata del 20 novembre e ancora prima c’era stata quella del 12 ottobre.
I Cpr sono strutture detentive che in questi 20 anni si sono dimostrate fallimentari.
Veri e propri buchi neri. Zone grigie dove gli esseri umani rimangono sospesi in un limbo privo di reali diritti.
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