Si apre oggi a Roma il tavolo nazionale di trattativa sui riders
Dopo quasi due anni di lotte si apre oggi alle 14 a Roma il tavolo di trattativa al Ministero del Lavoro sulle condizioni di lavoro dei riders.
Le lotte in questo settore sono iniziate nell’Autunno 2016 a Torino con un primo sciopero costato il lavoro ad alcuni riders che poi sono usciti sconfitti anche in sede processuale dove i giudici, a differenza di altri paesi europei e non solo, non hanno avuto il coraggio di riconoscere la posizione di subordinazione dei lavoratori nei confronti delle piattaforme per le quali lavorano.
Nel Luglio 2017 a Milano ha avuto luogo una biciclettata cui sono seguite diverse manifestazioni sotto la sede di Deliveroo. Ultimo passaggio il presidio a Palazzo Marino dopo l’incidente che è costato la gamba a un lavoratore di Just Eat.
Il neo-Ministro del Lavoro Di Maio ha puntato sui riders come emblema della precarietà ormai dilagante in qualsiasi settore del lavoro in Italia, probabilmente anche nel tentativo di contrastare l’onnipresenza mediatica del Ministro dell’Interno Salvini che si può trovare a qualsiasi ora del giorno e della notte in tv, in radio, sui giornali e sui social con un’indiscutibile capacità di dettare l’agenda del governo giallo-verde.
Fiutando il clima anche le aziende hanno iniziato a muoversi e Foodora ha presentato negli ultimi giorni, spiazzando gli altri giganti della distribuzione di cibo, una “carta dei diritti del food delivery” che punta sui famigerati contratti di collaborazione (per intenderci, quelli usati per anni nei call-center…), sulla parziale abolizione del cottimo e sull’abolizione degli algoritmi reputazionali. Inutile dire che le aziende, che in questi anni hanno fatto profitti astronomici sfruttando anche l’immobilismo della politica (PD in primis) hanno iniziato immediatamente a piangere miseria non appena il tema dei diritti dei riders è entrato in agenda minacciando di trasferirsi all’estero.
I riders hanno ribadito che il loro obiettivo è quello di veder riconosciuta la relazione di subordinazione rispetto ai datori di lavoro.
Questo il comunicato in vista dell’incontro di oggi:
Ormai da mesi in molte città italiane e in diverse città europee, lavoratori e lavoratrici del food delivery si sono auto-organizzati e lontano dalle sigle sindacali tradizionali hanno dato vita a numerose battaglie per il riconoscimento dei propri diritti. Da Torino a Milano come a Bologna e Roma, da Bruxelles a Parigi come a Madrid e Berlino.
A partire da queste esperienze e dalle lotte dei fattorini si è riusciti a squarciare il velo di invisibilità e ad irrompere sulla scena politica e pubblica: è stata aperta una contrattazione metropolitana a Bologna, un tavolo regionale nel Lazio e con l’insediamento del nuovo governo si è aperto il tavolo nazionale col neo ministro del lavoro.
Dopo un primo incontro tenutosi il 6 Giugno, dal quale sembrava fosse uscita la volontà del governo di procedere in direzione dell’ estensione del rapporto subordinato e dell’ abolizione di ogni forma di cottimo, ora ci troviamo a partecipare al secondo incontro che si terrà il 2 Luglio, a Roma, dalle ore 14:30 alle ore 16:00, al quale per la prima volta saranno presenti faccia a faccia lavoratori e aziende.
Sappiamo benissimo che non ci regalerà niente nessuno, che non siamo di certo gli unici sfruttati nel Paese, quanto sia importante portare avanti questa battaglia e non cedere altre concessioni alle multinazionali.
Per questo il 2 Luglio alle ore 14:00 chiamiamo tutti i colleghi e le colleghe delle varie piattaforme e tutte le persone a noi solidali sotto il Ministero del Lavoro, per far sentire la nostra voce al governo e soprattutto alle grandi aziende che lucrano sul nostro lavoro senza offrirci alcuna garanzia.
Ci spettano tutele e diritti ed al di là della stesura di leggi ad hoc pretendiamo quello che è nostro!
NON PER NOI MA PER TUTT*!
Riders Union Roma
Riders Union Bologna
Deliverance Milano
Deliveroo Strike Riders
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